mercoledì 25 gennaio 2017

La Necessità di un'Editoria di Qualità

Spesso mi rendo conto di quanta distanza ci sia nella percezione del mondo editoriale tra chi lo osserva dall'esterno e chi invece è addentrato nei suoi scenari. Questo intervento fa luce su molti aspetti interessanti: dai numeri di chi legge in Italia, di chi invece scrive, fino alle tematiche di self-publishing e distribuzione, aiutando a capire in maniera inequivocabile quanto sia difficile proporre opere di qualità garantendosi un (almeno minimo) ritorno di investimento.

 

giovedì 19 gennaio 2017

In viaggio...

Dodici mesi fa, con la riedizione Delos de "La Lama del Dolore", riproponevo in nuova veste la "Trilogia di Lothar Basler", preannunciando al contempo l'esordio in autunno de "La Trilogia dell'Estraneo" tramite la pubblicazione de "Il Richiamo del Crepuscolo".

Un anno esatto, che ha rappresentato per il sottoscritto la ripresa di un cammino mai del tutto interrotto, ma di certo rallentato per motivi di cui mi è capitato di accennare. L'emozione derivata dal macinare sotto ai piedi un nuovo tratto del sentiero è stata quella di un nuovo inizio, la soddisfazione molto simile a quanto provato con la mia prima pubblicazione ormai quasi un decennio fa. L'entusiasmo raccolto dai lettori (vecchi e nuovi) ha scaldato le ossa al viaggiatore, in misura anche maggiore di quanto mi fossi aspettato. Ecco, ce ne erano tanti che mi chiedevano di ripartire, ma il calore ricevuto è stato superiore alle aspettative.

E di questo vi ringrazio, ciascuno di voi, le facce note e sconosciute, quelle che magari prima o poi incontrerò, quelle che resteranno avvolte nella nebbia eppure sempre presenti all'altro capo del filo magico che unisce chi scrive una storia e chi l'accoglie.

E ora?

Il 2017 è cominciato, i giorni si susseguono rapidi. Il sentiero è stato ripreso e le gambe ormai sgranchite hanno voglia di continuare a percorrerlo, per andare a scoprire cosa si nasconde oltre la prossima radura. Novità ce ne saranno, qualcosa riguarderà probabilmente quanto già uscito, qualcos'altro sicuramente il prosieguo della "La Trilogia dell'Estraneo".

E poi?

E poi esistono progetti che vanno oltre e che auspico possano presto affacciarsi anch'essi sul sentiero.

Il resto sono io che cammino e mi godo il sole e la pioggia, il vento e la nebbia, tutto ciò insomma che il viaggio saprà offrirmi. Quel che vorrò e saprò raccontare lo trasferirò a mio modo sulle mie pagine.

Nel caso qualcuno da qualche parte avesse ancora voglia di leggere le mie storie.


venerdì 13 gennaio 2017

Il Tè dell'Estraneo

Quest'oggi sono ospite dell'elegante salotto regency di Miss Darcy per il tè delle cinque, accompagnato da un'insolita intervista...

Cliccate sull'immagine qui sotto per saperne di più.


mercoledì 4 gennaio 2017

Meet the Characters - Axel

Seconda puntata di introduzione ai nuovi personaggi de "Il Richiamo del Crepuscolo".
Stavolta è il turno di un tizio irsuto quanto bizzarro (ma ricco di insospettabili risorse)...
Axel da Paest.

.....


Un gorgoglio sommesso li introdusse alla vista di una morbida depressione. Scavalcarono un pendio orlato di pruni e penetrarono l’anello di conifere che cingeva una polla alimentata da una vena d’acqua sorgiva. Un cerbiatto vi si abbeverava solitario. Raddrizzò il collo nell’udirli arrivare; li scrutò con gli occhi obliqui, l’acqua che gli sgocciolava dal muso. Loro percorsero ancora qualche metro e la bestia decise che quegli intrusi avevano un aspetto troppo minaccioso per arrischiarsi a restare: zampettò via sollevando uno spruzzo tra i ciottoli del greto.

– Axel! – gridò Mutio accostando le mani alla bocca.

Qualcosa si mosse tra le ninfee che galleggiavano nel punto in cui la sorgente sotterranea affiorava gorgheggiando. Una figura immersa tanto da nascondersi quasi alla vista, si voltò nella loro direzione. Eseguì un paio di pigre bracciate, prima di decidersi a emergere fino alla vita e colmare con passo ondeggiante la distanza che la separava dalla riva. Era completamente nuda, il corpo macilento ricoperto da un’abbondanza di peli bruni inzuppati d’acqua. Raccolse uno straccio gettato sulla sponda e lo usò per asciugarsi il petto e le spalle scheletriche. Infine si frizionò con impeto la criniera incolta e il malloppo ingarbugliato della barba castana. Una foglia carnosa e rosata sopravvisse al trattamento, impigliata con tenacia a una ciocca sulla fronte: la pizzicò via con cura, la esaminò con rapito interesse e poi la gettò nell’acqua dietro di sé.

– Buongiorno Axel, perdonaci per aver interrotto il tuo bagno.

L’uomo fece spallucce. – Salve. – bofonchiò mentre si grattava con noncuranza in mezzo alle gambe nude e pelose. Thorval represse una smorfia di repulsione e quello per tutta risposta gli tese la mano con cui aveva raspato e gli elargì un sorriso sdentato.

Per timore di offendere in qualche modo Mutio, Thorval si costrinse ad accettare la stretta con scarso entusiasmo. – Il mio nome è Thorval e vengo dal Nord.

– Axel! – ribadì quello con trasporto. Le sue unghie lunghe e trascurate si conficcarono come tagliole nella mano destra del mercenario.

– Dove si trovano gli altri? – gli domandò Mutio con allegria. – La tua Maestra e quella zucca impagliata del tuo compare?


Axel srotolò lo straccio con cui s’era asciugato e lo indossò a mo’ di tunica. Recuperò dalla riva un cordino con cui stringerselo ai fianchi e s’infilò un paio di sandali sdruciti. – Celebrano la liturgia del meriggio. Vi ci porto.